Trattamento della cellulite con Physio TT
La tecnologia di base del Physio TT è stata sviluppata in collaborazione con l’Ospedale Universitario Sahlgren di Goteborg, Svezia, dove l’obiettivo iniziale era ricercare una soluzione rapida ed efficace per trattare pazienti con problemi metabolici di grasso localizzato in aree specifi che del corpo.
La ricerca clinica ha dimostrato che esiste una stretta relazione fra l’instaurazione corretta e costante di un microclima a 37,5°C localizzato e profondo garantito dalla tecnologia adottata da Physio TT, e l’andamento di alcuni parametri biochimici direttamente coinvolti con il metabolismo dei grassi.
In seguito, variando i tempi dell’applicazione delle fasce sul corpo, si è potuto valutarne gli immediati e importanti benefici in ambito sportivo all’interno delle metodiche di recupero muscolare basate sulla stimolazione del microcircolo e temperatura locale.
In cosa consiste il trattamento
Oggi questo trattamento rientra nelle terapie fisioterapiche per risolvere i problemi metabolici di grasso localizzato, normalmente più difficile da eliminare, e nella fisioterapia sportiva nel trattamento post allenamento di recupero muscolare, un innovativo e valido strumento per intervenire sugli accumuli di grasso localizzato, e quindi al recupero della forma e alla prevenzione nel senso più ampio.
Le applicazioni
Le fasce termiche agiscono sui tessuti interessati da adipe localizzato provocando un incremento della temperatura da circa 32°C (temperatura delle aree normalmente interessate da adipe localizzato) a 37/38 °C per 45 minuti, e quindi trasformando i trigliceridi in glicerolo, ossia in energia utile all’organismo.
Grazie all’incremento della temperatura locale e all’attivazione del microcircolo, attiva i processi metabolici che nell’organismo sono deputati a trasformare il grasso in energia.
L’adipe localizzato è un bagaglio di trigliceridi: grassi che l’organismo non riesce ad utilizzare come energia e che perciò si accumulano.
Questo trattamento dunque facilita la lipolisi, attivando i processi enzimatici che trasformano i trigliceridi in acidi grassi e glicerolo: una sostanza energetica “utile” e che, una volta resa biologicamente disponibile nel flusso sanguigno, giunge al fegato e fornisce “energia pronta” mantenendo livelli glicemici elevati (processi di “gluconeogenesi”) permettendo al corpo di consumare più rapidamente le riserve disponibili.
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